Università digitali o stanziali: quale futuro, quale direzione?
Università digitali o stanziali: quale futuro, quale direzione?
Il dibattito è acceso ma la considerazione più importante da fare riguarda, senza partigianerie o falsi preconcetti, la qualità della formazione espressa dai singoli Atenei, riconosciuta e certificata da ANVUR, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (in acronimo ANVUR), Ente Pubblicodella Repubblica Italiana, vigilato dal Ministero dell’Università e della Ricerca che si occupa della valutazione dell’attività delle Università stanziali e digitali in Italia.
L’Italia è al penultimo posto in Europa nella classifica del numero di laureati e si trova in una situazione di fragilità culturale che mette a rischio il futuro del Paese poiché un sistema universitario efficiente è l’architrave che regge le politiche pubbliche per cogliere l’opportunità dell’innovazione tecnologica, recuperare il terreno perduto in termini di professionlizzazione dei propri cittadini e non correre il rischio di essere relegati fuori dal circolo dei Paesi più sviluppati.
Le Università digitali sono Atenei costruiti sui più moderni ed efficaci standard tecnologici in ambito e-learning. Certo non sono tutte uguali, come non sono tutte uguali le Università tradizionali ed è giusto che si valuti la qualità delle telematiche al fine di evitare qualsiasi facilitazione nel conseguimento del titolo di studio; ma non cadiamo nella banalizzazione del luogo comune che alcuni media stanno divulgando: le Università telematiche sono più “facili” delle Università tradizionali”.
Digitale non vuol dire più facile ma più disponibile alla frequentazione anche per chi, con impegni professionali o personali limitanti negli orari, non può permettersi di frequentare in presenza.
In più, altro vantaggio delle Università telematiche, un notevole risparmio economico legato, non solo alla retta annuale, ma, soprattutto, ai minori costi accessori (spese di viaggio, affitto, vitto, ecc.) obbligati quando si deve risiedere, per un più o meno lungo periodo, lontano dalla propria casa.
Il mondo del lavoro ha nuove esigenze e la formazione continua è un caposaldo delle nuove regole che impongono aggiornamenti, dal neoassunto al prossimo alla pensione, praticamente obbligatori per non rischiare la disoccupazione o vedersi bloccata la carriera professionale.
Va precisato, che, “le Università telematiche di qualità rappresentano un’opportunità di inclusione e di elevazione sociale per il sistemaPaese, non in concorrenza con le Università tradizionali ma in affiacamento, opportunità che dovrebbe stare a cuore a tutti coloro che si impegnano per la crescita sociale ed economica delle fasce più deboli della popolazione.” (Luciano Violante, ex Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del Gruppo Multiversity)
I titoli accademici rilasciati al termine dei percorsi di studio hanno lo stesso valore legale dei titoli rilasciati dalle Università tradizionali e non è vero che i percorsi di studio siano facilitati e che si arrivi agevolmente alla laurea con esami semplificati ed il “18” sia garantito.
In realtà, grazie alla capacità di rispondere in maniera flessibile ed efficace alle esigenze degli studenti, per esempio, i nostri Atenei digitali, Pegaso, Mercatorum, San Raffaele Roma intercettano adeguatamente le finalità formative, educative e lavorative nei percorsi di studio prescelti, e garantiscono agli studenti piena indipendenza e personalizzazione della didattica. Privi di alcun vincolo di presenza fisica ma costantemente tracciati, i Corsi consentono, pur nella loro peculiarità, di seguire allo stesso tempo il discente e monitorarne il continuo livello di apprendimento, anche attraverso i frequenti momenti di valutazione ed autovalutazione.
Il Polo Didattico Sanremo è stato voluto, creato ed, oggi è gestito, da un gruppo di professionisti imperiesi con lunghe esperienze imprenditoriali e formative alle spalle, ognuno specializzato in un’area specifica del progetto, che hanno deciso di investire sulla proposta didattica Universitaria digitale sul territorio, inteso non solo come luogo fisico, ma come l’insieme delle culture, relazioni, attori che hanno vissuto, vivono e fanno riferimento ad esso.
Per noi un cittadino non è solo un consumatore, ma anche produttore di cultura. In questa prospettiva, nel territorio, la cultura tende ad assumere nuovi ruoli e nuove funzioni. Una cultura che promuove accoglienza, che costruisce benessere, inclusione sociale, che arricchisce il turismo, che produce sviluppo economico, che crea nuovi linguaggi, che educa e forma le nuove generazioni.
Uniti per intraprendere iniziative comuni finalizzate alla progettazione ed alla diffusione di attività formative, accademiche, culturali, l’acquisizione di esperienze pratiche certificate, post-diploma e post-laurea, abbiamo l’obiettivo di creare una sinergia con tutti gli attori del Levante Ligure mettendoli in contatto con le proposte e gli obiettivi di UniPegaso, UniMercatorum, UniSanRaffaeleRoma
La mission del Polo Didattico di Sanremo è integrare il più possibile la proposta di istruzione universitaria e qualificazione post-diploma con le realtà locali agendo al fianco di adulti, giovani, lavoratori, consentendo loro di organizzare al meglio il percorso di studisecondo i propri tempi e di ottenere un titolo di studio con valore legale riconosciuto e riconoscibile, che dia la possibilità di intraprendere una promettente carriera lavorativa oppure indirizzarsi verso una stimolante specializzazione.
Orientare gli studenti, agevolarli nel processo d’iscrizione, seguirli durante tutto il percorso di studi è il nostro compito, il compito dei nostri orientatori che sono a disposizione dello studente con reperibilità continua.
Le Università digitali soddisfano ogni anno le esigenze di oltre 250 mila persone, ossia circa il 13% del totale degli studenti universitari italiani, che sarebbero altrimenti esclusi dalla formazione universitaria, perché spesso residenti in piccole province ed aree remote del Paese.
L’80% della popolazione italiana vive in centri medio-piccoli e le università digitali diventano un ascensore sociale destinato a chi, per ragioni di lavoro, di famiglia o economiche, non potrebbe frequentare le università tradizionali e di essere insostituibili nella costruzione del capitale umano del nostro Paese.
Il mondo sta cambiando sotto la spinta dell’innovazione tecnologica e tutti siamo chiamati ad un cambio di marcia.
Università digitali, università stanziali: non serve a nulla creare conflitti per decidere chi sia il migliore!
La strada da percorrere ha un solo obiettivo che deve essere comune e collettivo: dare a tutti la possibilità di crescere socialmente, economicamente e culturalmente, avvalendosi anche delle nuove tecnologie per essere sempre formati e aggiornati.
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