“Learning to learn” Imparare ad imparare. Quale è il ruolo dell’imprenditore/manager moderno in questo processo?
““Learning to learn”, Imparare ad imparare per la crescita individuale e di gruppo.
Evita di fare ciò che non sai, ma apprendi tutto ciò che occorre”.Il pensiero del celebre filosofo greco Pitagora, ancora dopo secoli, dimostra la sua attualità ed esprime un concetto fondamentale per ogni individuo e anche per l’imprenditore che fa impresa.
Fino a qualche anno fa ogni lavoratore aveva in azienda mansioni specifiche per azioni pianificate da ripetere senza avere necessità di eccessivi aggiornamenti.
La velocità di trasformazione ed innovazione tecnologica del mondo odierno ha prodotto anche nel campo del lavoro, legato ai nuovi processi produttivi digitalizzati, l’obbligo di avere un costante aggiornamento delle competenze personali.
Tutte le più recenti strategie di valorizzazione delle competenze dei lavoratori e, di riflesso, di incremento della capacità produttiva e organizzativa delle aziende, puntano al modello di “lifelong learning” (apprendimento continuo): si tratta di offrire ai dipendenti progetti volti a svilupparne le competenze individuali e professionali, allo scopo di aumentare la “spendibilità” di tali capacità all’interno delle imprese.
Ma perchè tutto questo diventi realtà tangibile serve la volontà di ognuno di “imparare ad imparare”. La voglia di mettersi in gioco, la disponibilità di perseverare nell’apprendimento deve essere la consapevolezza di dover acquisire, elaborare, assimilare nuove conoscenze e abilità per esprimere le proprie potenzialità superando i propri limiti.
Ogni giorno che si apre davanti a noi, ci offre la possibilità di agire e di fare sempre cose nuove per dare un senso positivo alla nostra vita.
Motivazione e fiducia sono le molle per acquisire una competenza chiave per sviluppare professionalità e personalità che possano contrastare l’avvento dell’intelligenza artificiale e dell’automazione che rappresentano i competitors di ogni lavoratore, dal manager, al dirigente, al semplice operaio. Sono proprio le competenze che aiutano, oggi, la crescita delle aziende.
L’impenditore/manager lungimirante di oggi è dunque colui che riesce a trasmettere ai propri dipendenti/subalterni motivazione e fiducia in sé stessi, li informa e li coinvolge nelle trasformazioni aziendali e li responsabilizza, ovvero fa comprendere loro che la propria professionalità, ovvero la propria crescita personale, non solo è fondamentale per l’azienda ma per sé stessi, al fine di acquisire competenze, soddisfazione personale e fiducia in sé stessi.
Imparare ad imparare, ovvero la capacità di apprendere in relazione ai cambiamenti, è sempre più considerata una skill imprescindibile. La determinazione a raggiungere obiettivi, la capacità di anticipare gli eventi, siano essi personali, o comuni con altri, anche sul lavoro, la determinazione a raggiungere obiettivi, siano essi personali, o di gruppo sono le caratteristiche base che deve possedere un individuo che vuole crescere
Non è un mistero che chi è in grado di apprendere metodi di studio rapidi ed efficienti, ha grandi vantaggi nella vita: impara nuove cose, prende buoni voti a scuola, accede successivamente ai migliori lavori, quelli meglio pagati. Sostanzialmente, può permettersi di accedere a una vita e a uno stile di vita più soddisfacenti.
Imparare ad imparare: compito per tutti ma, per qualcuno, ancora più fondamentale.
Chi ha alte responsabilità di impresa o di gestione delle capitale umano, ancora di più deve avere l’umiltà di mettersi a disposizione dell’apprendimento.
Ogni individuo è modificabile e può potenziare i propri processi cognitivi in base all’età ed alla situazione personale in cui vive.
La disponibiltà individuale si può così tradurre in un processo mentale guidato dall’autostima ma anche dalla riprogettazione di sé concentrandosi sull’ascolto e sull’attenzione alle necessità intime ed dell’ambiente esterno che lo circonda.
Vita e carriera, indistintamente, dicono che la strada da seguire è quella dove le tappe sono segnate da nuovi apprendimenti perchè c’è sempre qualcosa da imparare per arrivare e rimanere al top.
“Learning to learn” (imparare ad imparare) è strettamente collegato a “Lifelong learning” (apprendimento continuo) perchè l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni diventa consapevolezza dei propri bisogni nell’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace.
L’innovazione costante in cui viviamo e la formazione estesa a tutto l’arco di vita produttiva rendono quasi obsoleto il sapere tradizionale, fondato su logiche di tipo riproduttivo mentre, invece, si deve favorire l’acquisizione di atteggiamenti e modalità d’azione flessibili, in cui la persona possa riconfigurare il proprio repertorio di competenze strategiche per soddisfare le esigenze che emergeranno di volta in volta.
I tempi e i modi della formazione vanno quindi ridefiniti e il nostro team può mettere a vostro servizio un’esperienza pluriennale sul campo: questa riorganizzazione dà vita a un processo creativo che si caratterizza per quattro aspetti peculiari: è produttivo e proattivo, non procede necessariamente attraverso passi sequenziali, segue le strade meno probabili.
Si ringrazia Bruno Borello per il contributo alla stesura dell’articolo
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