La scelta dell’RSPP esterno per un’azienda: una scelta consapevole che deve garantire
professionalità e serenità all’imprenditore
La sicurezza sul lavoro è un campo ampio e variegato di norme e regole che chiede
un’esperienza solida, multidisciplinare e completa da parte dei professionisti che sono chiamati
a controlli, verifiche e decisioni.
A seguito dell’accordo Stato Regioni del 2016, che disciplina la formazione sulla sicurezza sul
lavoro, sono sempre più evidenti gli obblighi di formazione per la figura dell’ RSPP
(Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione)
Il ruolo dell’RSPP è quello di provvedere alla formazione del personale, alla valutazione
dei rischi, e al miglioramento delle misure di prevenzione e protezione all’interno
dell’azienda. Si occupa della gestione della sicurezza, nomina qualora necessario il
medico competente e stabilisce insieme a lui un piano di sorveglianza sanitaria.
L’RSPP che vuole assumere l’incarico conto terzi deve frequentare un corso di
formazione obbligatorio della durata di oltre 100 ore per il modulo a b c, e per poter
operare in tutti i settori ateco dovrà specializzarsi con ulteriori corsi.
L’Accordo del 2016 ha permesso anche ad Ingegneri e Architetti di utilizzare la propria laurea
inserendosi nel mondo degli RSPP, ovvero proporsi nella veste di consulenti in materia di
sicurezza sul lavoro.
Certo una laurea in ingegneria o architettura ha il peso di un titolo che sembra garantire la
competenza necessaria ma, a distanza di sette anni dall’entrata in vigore dell’Accordo, ci si
rende conto che la sicurezza ha bisogno di consulenti qualificati, non solo da un titolo ma,
soprattutto, da una competenza che deriva anche da corsi di formazione specifici.
Laurea di settore + 24 ore di corso oppure laurea non di settore, diploma professionale + corso
di 100 ore producono professionisti di livello diverso? Si!
Perché? Perché la laurea in ingegneria non produce automaticamente i presupposti della
competenza. Un corso universitario può non racchiudere nel piano di studio le materie
necessarie per essere consulente sulla sicurezza.
I molteplici corsi e indirizzi di laurea di Ingegneria o Architettura hanno pochissimi insegnamenti
specifici sulla sicurezza e non approfondiscono, ad esempio, l’ambito giuridico o l’ambito dei
rischi tecnici o igienico sanitari.
Di questi limiti si sono resi conto molti laureati che, per diventare RSPP, hanno implementato
nella loro formazione anche il corso di 24 ore, obbligatorio per loro, con percorsi dedicati,
personali o pubblici, per acquisire le necessarie conoscenze per svolgere il ruolo di RSPP.
Il Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) è una figura che deve
possedere capacità e requisiti professionali adeguati, ovvero laurea specialistica o corso
di formazione obbligatorio di 100 ore, in materia di rischi e sicurezza sul luogo di
Lavoro.
L’RSPP è un professionista che diventa per l’azienda un punto di convergenza di competenze
molto diverse tra loro, come quella giuridica, ingegneristica, psicosociale, medica e altre
ancora, acquisite con la formazione di 100 ore (obbligatoria) con la quale acquisisce tutte
le competenze che oggi, nel mondo del lavoro così tecnologicamente e gestionalmente
complesso, deve avere questa figura, tanto più se consideriamo che l’orientamento
prevalente nel mondo delle organizzazioni attuali, nonché degli enti di normazione, sia proprio
quello di acquisire e formare professionisti iper-specializzati.
Il datore di lavoro che affida l’incarico a professionisti terzi esterni, a volte, può scegliere in
base ad un Cv in cui è compreso un titolo accademico ma la laurea non è garanzia di
competenza.
La sicurezza non è materia solo per laureati, anzi, spesso accade che chi non ha laurea
ma altri titoli di studio o conseguiti sul campo, sia più adatto al ruolo.
Ai compiti richiesti dalla legislazione, “redazione piani di emergenza ed evacuazione,
consulenza e pareri per la sicurezza alle varie strutture aziendali, redazione dei
Documenti di Valutazione di Rischi da Interferenze, redazione piani di sicurezza e
coordinamento (ex D.Lgs. 494/96 e s.m.i.), partecipazione alla consultazione in materia di
tutela della salute e sicurezza ed alla riunione periodica di cui all’art. 35, visitare degli
ambienti di lavoro, ecc., il Consulente esterno autorizzato può anche svolgere il ruolo di
coordinatore di un team di professionisti di settore specializzati, diventando così la
figura principale ed indispensabile per il corretto funzionamento dell’azienda.
P&B Consulting ha aperto la “divisione sicurezza sul lavoro” e mette a servizio delle aziende
le competenze del proprio team ed il supporto di professionisti esterni che consentono di offrire
un ampio ventaglio di servizi correlati alla consulenza sulla sicurezza sul lavoro collaborando
sia con ingegneri, che architetti, che RSPP: dalla progettazione antincendio, alle valutazioni
dei rischi di tipo strumentale (rumore, vibrazioni, ATEX, ecc.), all’identificazione del medico
competente, alla redazione dei piani di autocontrollo alimentare. Tramite il nostro partner di
fiducia specializzato in formazione eroghiamo tutte le tipologie di corsi sicurezza sul
lavoro online, e-learning o in aula: dalla formazione generale alla formazione specifica
lavoratori per tutte le classi di rischio (basso, medio e alto).Oltre ai corsi sicurezza per lavoratori,
ci avvaliamo di docenti qualificati per erogare corsi di primo soccorso, corsi antincendio, corsi
per dirigenti, corsi preposti e corsi di formazione su fattori di rischio
specifici tra cui, a titolo esemplificativo: rumore, vibrazione, ROA, CEM, legionella, biologico, Covid-19, ATEX, spazi confinati, PES/PAV, ecc.
Per richieste di informazioni : P&B Consulting 338 9074087
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